Risalendo la Costa Dalmata: la penisola di Peljesac (o Sabbioncello)

2 mari, vegetazione rigogliosa, poco turismo, ottimo vino.... Serve altro?
2 mari, vegetazione rigogliosa, poco turismo, ottimo vino…. Serve altro?

La penisola di Peljesac (o Sabbioncello) si estende da sud est a nord ovest pochi chilometri sopra Dubrovnik. Si tratta di una regione ancora non intaccata dal turismo di massa. Una strada la percorre tutta con varie diramazioni che portano ai principali centri costieri: Mali Ston e Ston (Stagno), Prapratno, Zuljana, Trstenik, Trpanj, Orebic (Sabbiocello) e Loviste.

La costa Nord si affaccia sul mare piccolo e guarda verso la riviera di Makarska e la parte orientale dell’isola di Hvar. Le sue acque sono particolarmente calme e leggermente più calde. Nella parte più vicina all’attacco con la terraferma lo scenario si fa più lacustre e si estendono le colture di frutti di mare (cozze e ostriche in particolare). La costa meridionale invece si affaccia sulle isole di Miljet e Korcula (entrambe raggiungibili con traghetti o piccole imbarcazioni). Abbiamo girato varie località e trovato acque cristalline.

Duba Peljeska
Baia di ciottoli bianchi sulla costa settentrionale della penisola, nel comune di Trpanj.

A Duba nella zona di Trpanj c’é una lunga spiaggia di ciottoli bianchi e alberi a pochi metri dall’acqua con una bella vista sulla verdissima isola di Hvar  (Dimna, un paio di chilometri prima è un’altra baia molto suggestiva chiusa da un isolotto, ma era molto più affollata per via del campeggio che sorge alle sue spalle e abbiamo quindi preferito l’altra spiaggia). Abbiamo trascorso gli altri 2 giorni in 2 diverse calette della baia che si estende tra i villaggi di Trstenik e Zuljana: a nostro gusto questa baia è la più suggestiva in quanto offre una vista sulle isole di Korcula e Miljet e, tra queste, la possibilità di perdere lo sguardo sul mare aperto. Sembra una banalità, ma il gran numero di isole che caratterizza la Croazia fa spesso in modo che lo scenario possa apparire quasi lacustre… beh in questa baia potrete godere di un bellissimo panorama indubbiamente marino. È costellata di spiagge di ciottoli intervallate da scogliere. Le più estese si trovano in prossimità dei villaggi che sorgono alle 2 estremità, mentre lungo la strada di 5 km (asfaltata di recente) che li unisce si nascondono varie calette più piccole. I sentieri per raggiungerle non sono particolarmente impegnativi, ma molto ripidi (una risalita nelle ore più calde potrebbe essere esperienza provante).

Zuljana
Piccolissime calette si nascondono tra la ricchissima vegetazione dell’ampia baia tra Zuljana e Trstenik.

Vi avvertiamo: la suddetta strada di 5km ha una vista mozzafiato sulla baia, ma corre a strapiombo lungo la linea della costa e – pur essendo a doppio senso – è poco più larga di una carreggiata standard. Guidate con prudenza e preparatevi ad accostare se incrociate una macchina proveniente dalla direzione opposta alla vostra.
Ammettiamo di aver volutamente evitato le località di Orebic e Prapratno, entrambe con spiagge di sabbia che quindi ci attiravano meno. Abbiamo infine tralasciato Loviste, sulla punta estrema della penisola, località che abbiamo letto essere molto ventosa e quindi privilegiata dagli amanti del Wind surf.

Come anticipato sopra, la penisola permette anche di raggiungere facilmente le isole di Mljet e Korcula. La prima si raggiunge in traghetto da Prapratno e con piccole imbarcazioni dirette al parco naturale della sua estremità occidentale da Trstenik. Korcula invece si trova proprio di fronte a Orebic ed è collegata da frequentissimi traghetti e imbarcazioni varie (in alta stagione fin a 1 ogni ora). Potrete reperire maggiori e più aggiornate informazioni nei vari uffici turistici che sorgono in tutti i principali villaggi. Il personale degli uffici turistici non c’è mai sembrato particolarmente espansivo: le informazioni vanno praticamente estorte, ma risponderanno ad ogni vostra domanda (non aspettatevi però che si lancino in conversazioni spontanee e propositive).

Dingac
Nella zona di Potomie si concentrano quasi tutte le cantine che producono Dingac. Meritano una sosta e… qualche assaggio.

La penisola però non offre solo il mare. Meritano almeno una sosta in uno dei vostri spostamenti le numerosissime cantine di vini. In tutto il territorio si producono n fatti diverse tipologie di vini rossi. La qualità cambia a seconda del versante, dell’altitudine delle vigne e del tipo di suolo. Il vino migliore tra quelli prodotti é sicuramente il Dingac, prodotto nell’omonima minuscola località che sorge allo sbocco di un tunnel che potrete imboccare da Potomie. Il tunnel é scavato nella roccia e – anche questo – poco più largo di una carreggiata, ma ovviamente a doppio senso. Anche solo la vista che si apre all’uscita del tunnel, vale la visita. Considerate che ogni sosta ad una cantina significa almeno 5-6 assaggi di vini a volte anche ad alta gradazione… Munitevi di qualche companatico per assorbire l’alcool… i vini sono molto buoni e una bottiglia di medio-alta qualità vi costerà tra le 100 e le 200 Kuna.

Una carta di qualche secolo fa a testimonianza delle stretto rapporto della Dalmazia con la Serenissima.
Una carta di qualche secolo fa a testimonianza delle stretto rapporto della Dalmazia con la Serenissima.

Non stupitevi se l’atmosfera vi ricorda qualcosa di familiare: fino a qualche secolo fa l’Adriatico veniva chiamato Golfo di Venezia ed é proprio questa la città che – anche in questa penisola – ha lasciato più segni della propria influenza a partire dalla toponomastica. Sabbioncello (attuale Orebic) vi stupirà con i magnifici palazzi dove vivevano i capitani di mare e Stagno con la sua cinta muraria, le strade lastricate ed i suoi vicoletti.

Risalendo la Costa Dalmata: la penisola di Peljesac (o Sabbioncello)